Barthes, Lévi-Strauss, Duras, Lonsdale, Halimi… La loro lettura estiva, 50 anni fa su “Le Nouvel Obs”

Archivio "Cosa leggeranno in vacanza?" si chiedeva "Le Nouvel Observateur" in questo articolo del luglio 1975, in cui Eugène Ionesco, Jeanne Moreau, Susan Sontag e Philippe Sollers discutono delle loro prossime letture.
Bernard Pivot, la sua troupe e gli ospiti sul set dello spettacolo "Apostrophes: Les lectures de Jeanne Moreau", 4 dicembre 1987. DOMINIQUE GONOT / INA VIA AFP
Per andare oltre
Uno dei più grandi piaceri della vacanza è leggere, anche se il tempo è bello. Ma, contrariamente a quanto credono alcuni editori, i vacanzieri non si affidano necessariamente solo a romanzi gialli o bestseller, più o meno ben scritti e lanciati a caro prezzo. E meno che mai gli scrittori. Viviane Forrester ha chiesto ad alcuni dei nostri famosi amici cosa avrebbero letto – o riletto – durante i mesi estivi. Le loro risposte dimostrano che nulla può cancellare il gusto per la lettura e che non esiste vacanza per i veri lettori in vacanza.
Roland BarthesLa tua domanda (forse è per questo che la poni) ci impone di assumere un "ruolo" in relazione alla cultura (rappresentata dal libro): cosa deciderò di essere o apparire? Serio ("Leggerò Marx, Freud, Nietzsche")? Impegnato ("Tutto quello che non sono riuscito a leggere quest'anno")? Paradossale ("Niente di niente")? Scrittore in vacanza ("Romanzi gialli")? Sottilmente kitsch ("Madame de Sévigné")? Come posso sfuggire a queste immagini...

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Le Nouvel Observateur